Kau Kau, un brand amico dell’ambiente e del mare

Il team di Kau Kau passa tanto tempo in spiaggia a insegnare gli sport acquatici o a testare attrezzature tecniche e vive in prima persona i danni dell’inquinamento delle nostre spiagge e del nostro mare. Quest’anno oltre alla normale attività di sensibilizzazione ambientale ha organizzato giornate di raccolta di rifiuti in spiaggia che sono state un successo. Ne parliamo con il titolare Maurizio Grassi.

I nostri mari sono sempre più inquinati e messi a rischio soprattutto dall’invasione di plastica e microplastica che si disperdono nei fondali marini di tutto il mondo. Da sempre i primi testimoni di questa emergenza ambientale e i primi sostenitori di campagne per la salvaguardia dell’ambiente marino sono i surfisti e gli amanti degli sport acquatici. Chi cavalca le onde infatti passa la maggior parte del tempo in acqua ma anche in spiaggia e tocca con mano ad ogni stagione la reale entità di questa grave emergenza ambientale.

Così è stato anche per il team di Kau Kau, scuola di watersports con sede a Sarzana, in Liguria, e catena di negozi di abbigliamento e attrezzature sportive da sempre sensibile all’ambiente e che quest’anno ha organizzato una serie di giornate dedicate alla raccolta volontaria di rifiuti in spiaggia che hanno avuto una grande successo. Ne parliamo con il titolare di Kau Kau, Maurizio Grassi.

Maurizio, chi si occupa di watersports come te non può che essere amico dell’ambiente, giusto?

“Noi come scuola di watersports praticamente viviamo tutto l’anno in spiaggia e siamo da sempre attenti all’ambiente. Cerchiamo di limitare l’uso della plastica, utilizziamo pannelli solari, non sprechiamo l’acqua dolce, facciamo la raccolta differenziata dei rifiuti e anche durante i nostri corsi di kitesurf, di windsurf o di Stand Up Paddle cerchiamo di sensibilizzare i nostri studenti alla salvaguardia dell’ambiente marino. Lo stesso stabilimento balneare Arcobaleno che ci ospita attua la stessa politica e addirittura devolve ogni anno parte degli incassi ad associazioni ambientaliste certificate. Io poi sono anche un velista e quando sono a bordo del mio catamarano lontano dalla costa mi rendo conto di quanto il mare possa soffrire gli effetti dell’inquinamento dell’uomo”.

In che modo la catena di negozi Kau Kau cerca di avere un approccio “green”?

“Nei nostri negozi di attrezzature tecniche e abbigliamento sportivo privilegiamo da sempre un approccio “green”: utilizziamo solo detersivi biodegradabili e cerchiamo di riciclare quante più cose possibili. Peraltro ormai quasi tutti i brand di attrezzature e accessori che collaborano con noi cercano di ridurre al minimo il packaging dei loro prodotti e utilizzano cartoni e confezioni di imballaggio riciclati. Noi a nostra volta conserviamo tutto e lo riutilizziamo, magari per fare spedizioni e altro. Insomma nel nostro piccolo facciamo del nostro meglio per avere un impatto minimo sulle nostre spiagge e sull’ambiente in generale”.

Oltre alla filosofia “green” in cui credete da sempre, quest’anno siete anche passati all’azione in tema di salvaguardia ambientale. Come è nata questa iniziativa?

“Sì, quest’anno abbiamo organizzato delle vere e proprie iniziative sul territorio per la pulizia della nostra spiaggia che sono state condivise da oltre 70 volontari e sono state molto apprezzate dall’intera comunità di Sarzana. Durante l’inverno, e in particolare quando ci sono mareggiate, tanti anni fa il mare portava a riva solo pezzi di legno e qualche detrito. Ora invece dopo una mareggiata ritroviamo le spiagge piene di plastica e rifiuti di ogni tipo. Poi la nostra scuola si trova in prossimità della foce del fiume Magra ed è da lì che arriva la maggior parte dei rifiuti, compresa tanta plastica. Kau Kau è la scuola più vicina al fiume e siamo i primi ad accorgerci di questo enorme danno ambientale. Queste prime giornate di raccolta volontaria le abbiamo organizzate in maniera tutto sommato spontanea, ma hanno avuto tanto successo che cercheremo di farne ancora a primavera in maniera ancora più strutturata. L’idea è venuta a uno dei nostri istruttori, Martina, che si occupa dei corsi di surf e passa davvero tanto tempo in acqua per tutto l’inverno. Perché non dedicare un po’ del nostro tempo libero a ripulire la spiaggia e farla tornare bella come merita? Abbiamo pubblicato l’annuncio di questa iniziativa sulla nostra pagina ufficiale Facebook e naturalmente abbiamo avvisato il comune anche per il corretto smaltimento dei rifiuti raccolti. Loro ci conoscono da sempre e ci hanno supportato. Sono venuti in tanti, non ce l’aspettavamo, ma siamo contentissimi. Segno che il problema è sentito da tutti, anche da chi magari non pratica il surf o il wing foil, ma quando viene in spiaggia per rilassarsi ci tiene a trovare un paesaggio senza rifiuti”.

Una bella iniziativa quella del team di Kau Kau e della comunità di Sarzana che speriamo si ripeta e possa essere seguita anche da altre scuole e centri velici dislocati lungo le nostre coste. Certo, il volontariato non può essere l’unica soluzione al tema ambientale, ma è un piccolo passo e soprattutto la prova che di fronte a un grande problema ognuno può fare la sua parte.